(ANSA) - FOGGIA, 3 GEN - Roberto D'Angelo, l'uomo ucciso ieri
sera a Foggia in un agguato, nel 2016 fu vittima di un pestaggio
da parte di quattro malviventi che cercavano di estorcere 80mila
euro a suo nipote, titolare di un autoparco. L'episodio, secondo
gli investigatori, non è collegato all'omicidio. D'Angelo si
trovava per caso nell'autoparco quando i malviventi arrivarono e
spararono anche alcuni colpi di pistola, uccidendo il cane da
guardia del nipote di D'Angelo. "Al momento non escludiamo
alcuna ipotesi investigativa", spiega il procuratore capo di
Foggia, Ludovico Vaccaro.
"Stiamo conducendo accertamenti tecnici - aggiunge - come
acquisizione dei tabulati telefonici e dei filmati delle
telecamere di sicurezza". Roberto D'Angelo, che si occupava
della compravendita di auto, è ritenuto dagli inquirenti
estraneo a contesti mafiosi locali, e i suoi precedenti per
truffe e reati contro il patrimonio risalgono a molto tempo fa.
Nel 1974 suo padre fu ucciso nelle vicinanze dello stadio
comunale.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA