(ANSA) - BOLOGNA, 04 GEN - "Noi familiari siamo determinati
nel ricercare la verità, anche se lontana e difficile da
raggiungere ed auspichiamo una riapertura delle indagini". Lo
hanno scritto in una lettera i familiari di Mauro Mitilini,
Andrea Moneta e Otello Stefaini, i tre carabinieri uccisi il 4
gennaio del 1991 al Pilastro, in periferia a Bologna, dalla
banda della Uno Bianca. Ludovico Mitilini, fratello di una delle
vittime, ha consegnato la missiva questa mattina ai cronisti al
termine della commemorazione dell'eccidio di 29 anni fa.
"Un contributo in questa direzione - prosegue la lettera che
racconta i fatti del Pilastro - potrebbe arrivare anche dalla
preannunciata informatizzazione e pubblicazione degli atti
processuali, così come avvenuto per altre vicende giudiziarie.
Ci batteremo affinché venga fatta piena luce sulle tante ombre
che aleggiano su questa vicenda e continueremo ad opporci a
vergognosi sconti di pena per coloro che si sono macchiati di
crimini così efferati".
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