(ANSA) - LONDRA, 30 DIC - Per la giustizia britannica aveva
intenzione di uccidere l'attentatore di Liverpool, Emad Al
Swealmeen, che il 14 novembre era stata l'unica persona a morire
nell'esplosione di una bomba artigianale (da lui fabbricata) a
bordo di un taxi davanti a un ospedale della città inglese. Lo
ha stabilito il 'coroner', Andre Rebello, che ha ricostruito il
fatto. L'ordigno era stato assemblato dal 32enne di origine
irachena nel suo appartamento e per renderlo più letale aveva
inserito biglie metalliche. Non è ancora chiaro però se fosse
sua intenzione farlo esplodere mentre si trovava a bordo del
veicolo. Nell'inchiesta è anche emerso che Al Swealmeen aveva
telefonato a suo fratello due giorni prima dell'attentato
affermando che si preparava a fare "qualcosa di brutto".
Le autorità considerano l'attentato come un atto
terroristico anche se non è stata individuata una matrice
ideologica. L'attentatore, nato a Baghdad, era stato in prigione
in Medio Oriente per una grave aggressione e aveva accumulato
anche un precedente a Liverpool per possesso di un'arma
offensiva. Era arrivato legalmente in Inghilterra nel maggio
2014 con un passaporto giordano e un visto per il Regno Unito.
Aveva poi affermato di essere un rifugiato siriano e si era
visto rifiutare tutte le richieste di asilo. (ANSA).
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