(ANSA) - ROMA, 07 OTT - "È la guerra a prendersi gioco della
vita umana" ma "con la vita dei popoli e dei bambini non si può
giocare. Non si può restare indifferenti. Occorre, al contrario,
entrare in empatia e riconoscere la comune umanità a cui
apparteniamo, con le sue fatiche, le sue lotte e le sue
fragilità. Pensare: 'Tutto questo mi tocca, sarebbe potuto
accadere anche qui, anche a me'". Lo ha detto il Papa
nell'incontro per la pace al Colosseo organizzato dalla Comunità
di Sant'Egidio.
Il Papa invita i rappresentanti delle fedi ad "aiutare a
estirpare dai cuori l'odio e condannare ogni forma di violenza.
Con parole chiare incoraggiamo a questo: a deporre le armi, a
ridurre le spese militari per provvedere ai bisogni umanitari, a
convertire gli strumenti di morte in strumenti di vita. Non
siano parole vuote, ma richieste insistenti che eleviamo per il
bene dei nostri fratelli, contro la guerra e la morte, in nome
di Colui che è pace e vita. Meno armi e più cibo, meno ipocrisia
e più trasparenza, più vaccini distribuiti equamente e meno
fucili venduti sprovvedutamente".
Infine l'appello: "In nome della pace disinneschiamo, vi
prego, in ogni tradizione religiosa, la tentazione
fondamentalista, ogni insinuazione a fare del fratello un
nemico". (ANSA).
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