(ANSA) - ROMA, 06 OTT - Iperconnessi e sempre di fronte a uno
schermo a qualsiasi età, tra smartphone, tv e pc: sembra ormai
impossibile separare gli italiani, giovani e non, dall'uso
quotidiano dei media, per lo più digitali, ormai strumenti
necessari di informazione e intrattenimento, ma anche autentiche
valvole di sfogo nei difficili mesi del lockdown. Che il covid
abbia dato una spinta eccezionale all'evoluzione digitale nel
nostro Paese lo dimostra il 17° Rapporto sulla comunicazione del
Censis nel quale accanto all'analisi puntuale dei media nel post
pandemia vengono forniti anche spunti sulle possibili
prospettive future.
Secondo il Rapporto, promosso da Intesa Sanpaolo, Mediaset,
Rai, Tv2000 e Windtre, dopo 18 mesi di restrizioni nel 2021 si
sono evolute le "diete mediatiche" degli italiani: se sono
aumentati i telespettatori della tv tradizionale (il digitale
terrestre: +0,5% rispetto al 2019) e della tv satellitare
(+0,5%), la tv via internet ha registrato un vero boom (web tv e
smart tv salgono al 41,9% di utenza: +7,4% nel biennio), con la
mobile tv che è passata dall'1% di spettatori nel 2007 a un
terzo degli italiani oggi (33,4%). Di accelerazione
straordinaria si può parlare anche per l'uso di internet:
l'utenza ha infatti raggiunto quota 83,5% (+4,2% rispetto al
2019), l'utilizzo degli smartphone sale all'83,3% (rispetto al
2019: +7,6%) e aumentano complessivamente al 76,6% gli utenti
dei social network (+6,7%).
Proprio a questo segmento è legato uno dei dati più
interessanti: nel 2021 si accorciano infatti le distanze tra le
generazioni, con la percentuale di over 65 che utilizza internet
in aumento dal 42,0% al 51,4%. Tra gli anziani inoltre crescono
anche gli utenti dei social media dal 36,5% al 47,7%.
Sul fronte dei media tradizionali, buone le notizie che
riguardano la radio: secondo i dati, complessivamente i
radioascoltatori sono il 79,6%, stabili da un anno all'altro.
Bene anche il libro, che conquista lettori (il 43,6% degli
italiani, con un aumento dell'1,7% rispetto al 2019, e aumentano
anche i consumatori di ebook all'11,1%), mentre si consolida la
crisi storica dei quotidiani (-8,2% rispetto a 2019), dei
mensili (-7,8%) e dei settimanali (-6,5% nel biennio). (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA