(ANSA) - ROMA, 15 APR - "Non possiamo affidare integralmente
la transizione digitale alle logiche di mercato. Occorre che le
autorità pubbliche, a tutti i livelli di governo, sappiano
guidare l'innovazione e non subirla. Ciò presuppone una scelta
di fondo: occorre che la transizione digitale sia intesa come
parte di un più ampio passaggio verso un nuovo modello di
sviluppo sostenibile in senso sociale, economico e ambientale".
Lo dice il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo
alla XVII Conferenza dei presidenti di Parlamento
della IAI.
"La sostenibilità - osserva - significa, tra le altre cose,
creare posti di lavoro non precari e tutele sociali avanzate
anziché competere sui mercati internazionali abbassando i salari
e gli standard sociali. Significa utilizzare tutte le
potenzialità della ricerca e dell'innovazione scientifica e
tecnologica in modo benefico per tutti i cittadini, senza
lasciare nessuno indietro. Legare in particolare la transizione
digitale a quella ecologica consente di esaltare l'apporto delle
tecnologie innovative per operare il passaggio da un'economia
lineare ad una circolare, realizzando investimenti verdi e
creando appunto nuova occupazione di qualità. Dobbiamo puntare,
in questo contesto, anche sulla formazione, effettivamente
accessibile a tutti i giovani, orientata allo sviluppo di nuove
competenze digitali e all'accesso a nuove professioni".
"L'obiettivo deve essere quello di ridurre il disallineamento
tra le competenze dei lavoratori e quelle richieste dal sistema
produttivo. E soprattutto occorre fare in modo che la
transizione digitale non crei ulteriori diseguaglianze fra i
giovani, ma ci aiuti al contrario a ridurre quelle esistenti",
conclude il presidente della Camera. (ANSA).
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