Roma, 1 agosto 2018 - "Siamo davanti a vicende che non vanno sottovalutate, dobbiamo fermare questa spirale razzista e chiediamo a tutte le forze disponibili di fare un percorso per reagire". Questo è l’appello che ha lanciato il Segretario del Pd, Maurizio Martina, durante il presidio antirazzista organizzato dal partito a piazza San Silvestro a Roma il 31 luglio.
“Un problema di xenofobia, intolleranza e razzismo che sta attraversando l’Italia e non si può non vedere,” ha affermato il Segretario. “Vogliamo un Paese che rifiuta il razzismo, l’intolleranza, la xenofobia - ha detto Martina - Ci sono un sacco di Italiani che non vogliono vivere in un Paese violento, intollerante, chiuso, ci sono un sacco di Italiani che non vogliono vivere in un Paese Far West.”
Dopo gli ultimi fatti di violenza con moventi razzisti che stanno colpendo l’Italia, gli esponenti del PD hanno sentito il bisogno di far sentire la loro presenza anche fuori dalle istituzioni, lanciando un invito per organizzare una grande mobilitazione contro il razzismo e dire basta a ogni intolleranza. “Se il governo non riconosce il problema diventa complice,” aveva dichiarato con un Tweet il segretario del PD il giorno prima del presidio. Martina ha criticato i politici che stanno minimizzando le situazioni invece di affrontarle, quando invece Paese avrebbe bisogno di parlarne. Il PD si impegna, ha detto il Segretario, a portare avanti una battaglia di valori di eguaglianza e solidarietà che sono scolpiti nella costituzione italiana.
Martina ha attaccato fortemente la propaganda della destra dichiarandola pericolosa. “Quando affronti temi cruciali come quelli che hanno a che vedere con la cittadinanza nei diritti e nei doveri, contro pieghe razziste, xenofobe e intolleranti, non stai discutendo solo di chi arriva qui e scappa da una guerra, ma stai discutendo di te stesso e della tua dimensione di cittadino dentro la comunità perché potrebbe toccare anche a te,” ha detto Martina. Il Segretario ha ricordato tutte le persone che in quest’ultimo periodo sono state colpite in prima persona da atti di razzismo, ed in particolar modo ha nominato la campionessa Italiana di atletica Daisy Osakue, che probabilmente proprio a causa delle sue origini nigeriane è stata aggredita e ferita in pieno volto da un lancio di uova proprio nei giorni scorsi, riportando conseguenti lesioni alla cornea.
All’incontro in piazza San Silvestro, è intervenuto anche il capo gruppo del partito democratico Graziano Delrio, che ha lanciato una riflessione sull’attuazione di azioni civili, e chiedendo di riflettere prima di usare parole razziste nei confronti del prossimo,perché da una sola parola sbagliata di odio, si degenera in pensieri di odio e azioni di odio. “Ci troveremo in una società difficile per tutti, non solamente per quelli che hanno la pelle diversa – ha affermato Delrio - Noi non vogliamo drammatizzare. Vorremmo però sentire almeno una volta da coloro che seminano parole di odio: Tu sei uguale a me e io difenderò i tuoi diritti anche se non sei del mio stesso colore della pelle”.
Sul palco del PD si sono saliti anche Emanuele Fiano, responsabile sicurezza del partito, Habiba Manaa, un’italiana di origine magrebina, ha testimoniato la sua esperienza da Italiana considerata però straniera a causa delle origini della sua famiglia: "Forse dopo Daisy la prossima sarò io? Il ministro Salvini deve garantire la sicurezza a tutti, e se dichiara guerra agli stranieri, che in Italia sono 5 milioni, fa esplodere una guerra interna," ha detto Habiba
Martina (Pd): “Fermare questa spirale razzista”