(ANSA) - MILANO, 17 OTT - Il segretario generale della Cgil
Maurizio Landini boccia sul nascere l'ipotesi di pensionamento
ancipato a 58/59 anni con riduzione del 30% dell'assegno
attribuita alla presidente di FdI Giorgia Meloni. "Mandare in
pensione le persone riducendogli l'assegno non mi pare sia una
grande strada percorribile", afferma a margine dell'assemblea
nazionale dei delegati della Fillea-Cgil a Milano. "Credo -
aggiunge - che il tema sia quello di affrontare la complessità
del sistema pensionistico". "Credo poi - sottolinea - che ci sia
un altro tema di fondo per dare un futuro pensionistico a tutti
i lavoratori: bisogna combattere la perecarietà". (ANSA).
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