(ANSA) - ROMA, 05 FEB - Ludovica Gargari, attrice che ha
portato online la sua passione per la cucina ed ha vinto la sua
battaglia contro l'anoressia; la 18enne Aya Mohamed, attivista
che dà voce alla realtà delle ragazze velate in Italia; il dj
autodidatta Federico Gardenghi; Victoria Oluboyo, studentessa e
attivista contro discriminazioni e stereotipi; Luca Petrogalli,
rimasto bloccato nell'Università del Winsconsin da solo durante
il lockdown del 2020; i gemelli Fabrizio e Valerio Salvatori
(Two Twins) che sui social danno anche lezioni ai più anziani
per superare il 'digital divide'. Sono fra i 13 influencer
protagonisti degli autoritratti in tempi di pandemia che
compongono Young stories, nuova serie di Rai per il Sociale
dedicata agli under 25, appena arrivata su RaiPlay.
Un racconto sulle giornate tipo di ragazzi che sul web hanno
superato paure, coltivato passioni e intrapreso professioni.
"Young Stories è un programma coraggioso - spiega Giovanni
Parapini, direttore Rai per il Sociale - dedicato a una fascia
d'età che ha molto sofferto le limitazioni della pandemia". Nel
gruppo dei "13 ragazzi della nostra tavola rotonda" come li
definisce Simona Ercolani, ad e guida creativa di Stand by me
che produce il programma, ci sono anche: Virginia Montemaggi,
che invita i follower a valorizzare la propria individualità;
Elisa Muriel De Gennaro, youtuber che combatte il body shaming;
Chiara Bordi, modella, terza a Miss Italia 2018 che anche da
disabile vive appieno le sue passioni; Marcello Ascani, youtuber
'viaggiatore'; l'attivista green Federica Gasbarro; Cristina
Chiperi, scrittrice sulla piattaforma Wattpad; il cantante e
polistrumentista Matteo Markus Bok.
Protagonisti scelti attraverso "una call to action e scouting
sul web - spiega Simona Ercolani - per noi era molto importante
il messaggio che ognuno di questi ragazzi veicola". La Rai è
"impegnata a rappresentare la complessità - spiega Elena
Capparelli, direttrice RaiPlay e Digital -. Noi prestiamo grande
attenzione al mondo della generazione zero e dei millennials che
ha bisogno di essere ascoltato, senza guardarlo dall'alto e mai
semplificando". (ANSA).
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