(ANSA) - ROMA, 04 NOV - "Vengo dalla Francia dove il lockdown
è in vigore già da una settimana per la seconda ondata della
pandemia. Me lo aspettavo, ma prima di tutto conta la situazione
sanitaria". Stèphane Verger, nuovo direttore del Museo Nazionale
Romano, commenta così la chiusura dei musei, tra le misure
stabilite per contrastare la diffusione del Covid-19. "Sono i
medici e chi si sta occupando della pandemia da sei mesi che
devono dare le indicazioni - spiega all'ANSA -. Non mi compete
dire se è giusto o no. E' un periodo talmente incerto. La cosa
ragionevole è seguire le decisioni prese. Si spera che siano
buone decisioni che permettano di restringere i contagi.
Dobbiamo fare fronte insieme guardando al momento in cui si
riaprirà con grande gioia di tutti".
Verger è ovviamente deluso anche per il rinvio della mostra
dedicata ad Alberto Savinio che si sarebbe dovuta inaugurare
l'11 novembre, ma guarda alle opportunità che possono essere
sfruttate durante il lockdown. "Nei musei in generale e nel
Museo Nazionale Romano in particolare c'è talmente tanto da fare
per ripensare le collezioni, i percorsi espositivi, il restauro
delle opere. Non sarà un periodo perso. Dietro le porte chiuse
si continua a lavorare e poi si potrà mostrare il risultato di
questa attività. Tanti miei colleghi la pensano così".
In una fase delicata come quella che si va prospettando in
questi giorni, spiega, "un museo deve essere presente sui
social, come è successo nei mesi scorsi. Abbiamo inaugurato il
nuovo sito che implementeremo nelle prossime settimane con
visite virtuali, intervento di specialisti, presentazioni di
opere. Da un male possono uscire cose buone, un nuovo modo di
presentare le collezioni, sperimentare percorsi nuovi".
"Oltre a lavorare alla riorganizzazione interna - aggiunge -
il periodo di chiusura sarà dedicato anche alle collezioni
conservate nei magazzini e sugli archivi con l' idea di aprire
questo patrimonio. La gente deve sapere che dietro il Museo
Nazionale Romano c'è un altro museo altrettanto ricco e
spettacolare che si dovrà far vedere. Arriverà il tempo in cui
saremo finalmente liberi di tornare nei musei". (ANSA).
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