(ANSA) - ROMA, 07 SET - Nel giorno del suo ottantesimo
compleanno e a 50 anni dall'uscita del suo primo film, L'uccello
dalle piume di cristallo, Dario Argento è protagonista (non 'in
presenza' ma via video) alla Mostra del Cinema di Venezia, dove
il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici lo celebra
attribuendogli il premio Pietro Bianchi, che va ogni anno a
grandi personalità del nostro cinema.
In una video intervista realizzata con la presidente del
Sngci Laura Delli Colli, che l'ha introdotta al Lido, il
cineasta ha accennato anche al suo prossimo film, Occhiali neri,
di cui inizierà appena sarà possibile le riprese,
compatibilmente con i regolamenti anti-covid. Sarà un
giallo/thriller ambientato a Roma: Il regista girerà molto anche
nelle campagne intorno alla capitale, che trova dure e
misteriose: "Il film avrà a che fare con Edgar Allan Poe, come
si capisce già dal titolo, anche più di altri miei lavori"
spiega.
Argento, che ama raccontare la paura perché, spiega, "mi
porta a rimescolare nel mio profondo, a ritrovare i miei incubi,
un processo che trovo anche gioioso", vive con inquietudine
invece questo periodo: "Mi fa molta paura, ho il terrore del
Covid e dell'essere contagiato. I miei film parlano di paure
ataviche, della metà oscura, freudiana e infatti hanno successo
in tutto il mondo perché sono temi universali - spiega nel
filmato aperto con lui che si toglie la mascherina -. Quella di
questa 'pestilenza' è invece una paura orribile, ci colpisce
tutti".
Il suo legame con Venezia è profondo e risale a quando aveva
vent'anni e venne per la prima volta al Festival: "Abitavo in
una camera in affitto e vedevo tutti i film che proiettavano".
In seguito è tornato più volte prima come inviato di Paese Sera
e poi come regista. Tra le sortite veneziane a cui tiene di più
anche "la volta in cui Bernardo Bertolucci mi ha invitato ad
andare con lui per uno dei suoi film. Ne ho un ricordo
bellissimo". Venezia "ha preso lena, s'è rilanciata, i suoi film
hanno vinto spesso gli Oscar. Ho un grande amico, Guillermo Del
Toro, che come me è innamorato del festival". (ANSA).
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