(ANSA) - ROMA, 28 AGO - "In era Covid gli amori e la vita
normale dei liceali a scuola saranno a rischio. I giovani stessi
sono a rischio. Siamo tutti inevitabilmente condizionati da
quello che sta accadendo. Ma i ragazzi hanno un pericoloso
delirio di onnipotenza, per carità, naturale alla loro età. Se
pensiamo che ai tempi nostri andavamo in motorino senza caschi!
Ma il compito di noi adulti è quello di imporre loro le regole
di distanziamento e le mascherine, ripetendole fino
all'ossessione. Anche se i ragazzi in età adolescenziale, lo
sappiamo, appena girato l'angolo faranno come vorranno e
baceranno anche le sconosciute al buio". Parola di Federico
Moccia, scrittore, regista e sceneggiatore, intervistato
dall'ANSA in vista della riapertura della scuola. Moccia è
divenuto popolare proprio con i suoi romanzi sugli amori
giovanili, da Tre volte te, seguito da Tre metri sopra il cielo
a Ho voglia di te (2006), il romanzo da cui, un anno dopo, è
stato tratto il film "dei lucchetti a Ponte Milvio", con
protagonisti Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, la regia di
Luis Prieto e con Federico Moccia autore di soggetto e
sceneggiatura. La pellicola ottenne un grande successo di
pubblico, arrivando ad incassare oltre 13,5 milioni euro, e
incoronando Riccardo Scamarcio idolo delle adolescenti italiane
dell'epoca.
Moccia dunque di amori giovanili se ne intende. "Ma io ho
due figli di 8 e 10 anni ancora gestibili. Hanno vissuto la
scuola come tutti normalmente fino a marzo. Poi il lockdown,
senza poter più stare insieme ai compagni di classe e giocare
all'aperto. Quello che adesso non capisco, è la polemica
sollevata dai professori proprio a pochi giorni dalla riapertura
delle scuole. Perché non vogliono sottoporsi ai tamponi come
tutti? Noi anche in vacanza ci siamo sottoposti ai rilevi delle
temperature e abbiamo indossato le mascherine al ristorante fino
a che non eravamo seduti a tavola. Tutti all'Argentario dov'ero
in ferie mantenevano le distanze di sicurezza. Noi adulti
dobbiamo imporre le regole e dare l'esempio per primi". (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA