(di Mauretta Capuano)
(ANSA) - ROMA, 03 LUG - Sandro Veronesi ha conquistato il
record, raggiunto finora soltanto da Paolo Volponi, di vincere
due Premi Strega, nel 2006 con 'Caos calmo' e 14 anni dopo, con
'Il colibrì' premiato con 200 voti il 2 luglio, in una serata
finale segnata dalla pandemia, senza grande pubblico, con
mascherine e distanziamenti al Museo Etrusco di Villa Giulia, a
Roma. Ma la scia di cose positive che ha portato questo
fortunato romanzo, che ha venduto oltre 100 mila copie, va ben
oltre.
"Non è eccezionale che La nave di Teseo, fino all'anno scorso
piccola casa editrice e ora non più, vinca lo Strega dopo meno
di cinque anni di vita? E' a Umberto Eco che bisogna dire
grazie, perché sapeva di non avere ancora molto tempo davanti a
sé quando la ha fondata e oggi avrebbe potuto vedere tutto
questo" dice all'ANSA Veronesi il giorno dopo la vittoria in cui
non vuole fermarsi sui suoi due Premi Strega. "Al Museo Etrusco
di Villa Giulia c'erano i miei due padri letterari: Paolo
Repetti che quando stava a Theoria ha pubblicato il mio primo
libro e Gian Arturo Ferrari che mi chiese di passare a
Mondadori. Poi c'era Fandango Libri, fondata 20 anni fa nel mio
garage e La Nave di Teseo che ho contribuito a fondare. E in
sestina c'era un libro, 'Febbre' di Jonathan Bazzi, che cito ne
'Il colibrì'. E' stata un'esperienza su cui dovrò riflettere con
la mia analista" spiega Veronesi.
Ma quanto c'è di Veronesi in Marco Carrera? "C'è l'anno di
nascita, il 1959. La cosa molto diversa da me è la sua natura di
colibrì, è uno che resta, che tiene botta. Io sono un ragazzo
degli anni '70 quando il mito era il cambiamento. Carrera è il
mio opposto e provo attrazione per lui, mi ha fatto piacere
stare in sua compagnia. Mi sarebbe piaciuto molto incontrare uno
così, sarebbe stato il mio migliore amico. Io gli avrei
insegnato a muoversi un po' e lui mi avrebbe aiutato ad avere un
po' di giudizio" spiega l'autore del romanzo che forse avrà una
trasposizione cinematografica, come era accaduto per 'Caos
calmo', diventato un film con Nanni Moretti. "C'è già un'opzione
per farne un film, ma non ci metto bocca. Me lo disse Moravia
che non bisogna mai collaborare alla sceneggiatura" dice
Veronesi . (ANSA).
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