(ANSA) - ROMA, 26 APR - Era sopravvissuto all'orrore di
Auschwitz ma è stato stroncato dal coronavirus. Henri Kichka è
morto a 94 in una casa di cura di Bruxelles. Della sua
esperienza nel campo di concentramento nazista aveva parlato lo
scorso gennaio con la Bbc definendolo "la morte stessa". In un
tributo al padre su Facebook il figlio Michel ha scritto: "Un
microscopico virus è riuscito dove un intero esercito nazista ha
fallito".
Nato a Bruxelles nel 1926, da una famiglia ebrea di origine
polacca, Henri era stato deportato dopo l'occupazione del Belgio
nel 1942. Finita la guerra, per i quattro anni successivi non
parlò della sua esperienza ad Auschwitz, si sposò, ebbe quattro
figli, nove nipoti e 14 bisnipoti. Ma col tempo decise di andare
nella scuole a raccontare dell'Olocausto per tenere viva la
memoria. E 60 anni dopo ha pubblicato un libro di memorie della
sua vita nel campo di concentramento.
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