(ANSA) - MILANO, 20 APR - "Continuano imperterriti a
trasferire pazienti dai reparti e i reparti sono anche scoperti
di personale, perché più di 200 dipendenti, tra operatori e
infermieri, sono a casa in malattia o in quarantena e due
colleghi sono in terapia intensiva". Così un'operatrice che
lavora da anni al Pio Albergo Trivulzio di Milano, racconta
all'ANSA ciò sta avvenendo all'interno della struttura al centro
delle indagini della procura di Milano, che ha iniziato a
sentire lavoratori e parenti degli anziani.
Da marzo, racconta la donna che è in quarantena, "ci sono
stati già più di 200 decessi, i tamponi e le mascherine Ffpp2
per tutti sono arrivate solo dal 16 aprile". Qualche giorno fa,
ha aggiunto, "hanno trasferito in altri reparti pazienti del
'Pringe'", il pronto intervento geriatrico per degenti
provenienti da altri ospedali. "Non si può mettere la testa
sotto la sabbia. "I nostri colleghi dentro - conclude - sono
distrutti psicologicamente"", conclude.
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