(ANSA) - MILANO, 3 FEB - Imane Fadil, una delle testimoni
chiave del caso Ruby, morta il primo marzo 2019 per una grave
malattia, "mi parlò di due ragazze che l'avevano avvicinata
fuori dal Tribunale, in un bar vicino, e da loro le era stata
proposta una cifra, che non ricordo, per il silenzio" sulle
serate ad Arcore. Lo ha raccontato, testimoniando nel processo
Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri 28, un consulente
che ha detto di aver conosciuto e frequentato, specialmente nel
2012, la modella di origine marocchina.
L'offerta di denaro, aveva già detto il teste in indagini,
proveniva "da Berlusconi" attraverso le ragazze. Il teste,
Alessandro Ravera, ha chiarito che ci sarebbe stato anche un
altro "avvicinamento" a Fadil "in una discoteca", sempre da
parte di una "ragazza, ma non ricordo chi" - ospite delle serate
a Villa San Martino, così come le altre due del primo
"avvicinamento" - che "le disse che c'era la possibilità di
avere fino a 500mila euro" per non parlare del 'bunga-bunga'.
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