(ANSA) - ANCONA, 7 NOV - Lavori edili mai eseguiti, o fatti
in parte e per un valore inferiore al reale, pagati con soldi
pubblici ad un cartello di imprese amiche in cambio di una serie
di utilità. Lo ha scoperto un'indagine della Polizia, coordinata
dalla procura di Ancona, che ha portato il gip a emettere 5
misure cautelari per un dipendente del Comune di Ancona e 4
imprenditori, accusati di corruzione aggravata. In corso una
decina di perquisizioni. L'indagine, iniziata un anno fa, ha
consentito di accertare che al centro del sistema c'era proprio
il dipendente del Comune: per gli inquirenti, l'uomo non
rispettava il principio di rotazione di inviti e assegnazioni
dei lavori e liquidava i compensi in modo "diretto e
sistematico" alla stessa rosa di ditte amiche. Dalle indagini è
emersa una serie di episodi che hanno coinvolto altre 30 persone
indagate, a vario titolo, per abuso d'ufficio, falso materiale e
ideologico in atto pubblici, turbata libertà di incanti e in
materia ambientale, truffa aggravata e rifiuto atti d'ufficio.
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