(ANSA) - BOLOGNA, 7 SET - Da un primo dato comparativo
apparterrebbero a due persone diverse, entrambe di sesso
femminile, i reperti organici ritrovati all'interno della bara
di Maria Fresu, una delle 85 vittime della strage di Bologna, i
cui resti sono stati riesumati, il 25 marzo scorso, nel cimitero
di Montespertoli (Firenze), dai periti incaricati dalla Corte
d'Assise di Bologna, che sta processando l'ex Nar Gilberto
Cavallini per concorso nell'attentato del 2 agosto 1980.
Il materiale organico esaminato dalla biologa
genetico-forense Elena Pilli, sarà comparato, nei prossimi
giorni, con il Dna di due parenti di Maria Fresu, che sono stati
convocati oggi al dipartimento di Biologia Evoluzionistica
dell'Università di Firenze per un prelievo salivare. Ora
bisognerà capire se uno dei due Dna è effettivamente di Maria
Fresu, se tra i resti a lei attribuiti ci sono anche quelli di
una delle altre 85 vittime, "oppure se appartengono ad una
persona ancora sconosciuta", spiega l'avvocato Gabriele Bordoni.
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