(ANSA) - OLBIA, 3 AGO - In Sardegna, negli ultimi anni, non
si contano più i furti di sabbia. Da alcuni giorni, per dare
ancora più senso alla battaglia ingaggiata contro chi pretende
di andare via dall'isola con l'originale souvenir "fai da te",
l'Area marina protetta di Tavolara-Punta Coda Cavallo (Olbia),
l'Enac, la Geasar - società di gestione dell'aeroporto di Olbia
- la Regione Sardegna e il Corpo forestale si sono alleati nel
nome del comune impegno di restituire la sabbia ai tratti di
litorale da cui viene sottratta.
Il protocollo d'intesa prevede la creazione di un
coordinamento per tutelare l'ambiente costiero e l'arenile:
conchiglie, sassi e sabbia, una volta sequestrati, torneranno
dove sono stati presi. Tutto quel che la Forestale sequestra ai
varchi dell'aeroporto "Costa Smeralda" sarà confiscato e
custodito dalla Geasar. L'Enac, cui è in capo la security
aeroportuale, coordinerà anche il recupero di sabbia, conchiglie
e pezzi di roccia ai controlli di sicurezza degli imbarchi.
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