(ANSA) - BOLOGNA, 4 MAR - La Procura generale di Bologna farà
ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte di assise
di appello che ha quasi dimezzato, da 30 a 16 anni, la pena per
Michele Castaldo, omicida reo confesso di Olga Matei, con cui
aveva una relazione da circa un mese. Nella sentenza si
concedono le attenuanti generiche anche perché l'uomo era in
preda a una 'tempesta emotiva'. L'ufficio giudiziario guidato
dal pg Ignazio De Francisci chiederà, apprende l'ANSA, alla
Suprema Corte di valutare la correttezza dei principi espressi.
"La gelosia non è stata considerata motivo di attenuazione
del trattamento, anzi, al contrario, motivo di aggravamento in
quanto integrante l'aggravante dell'avere agito per motivi
abietti-futili (e ciò con ampia e convinta motivazione, che
occupa due pagine fitte di motivazione)", spiega il presidente
della Corte di appello di Bologna Giuseppe Colonna, fornendo
alcuni chiarimenti "tecnici" sulla sentenza.
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