Al Milan cinese piace l'italiano otto in campo, Viola per il cda

Al Milan cinese piace l'italiano otto in campo, Viola per il cda

MILANO.

Il paradosso del Milan cinese è che non è mai stato così italiano. Oggi a San Siro Montella opporrà alla squadra più straniera — l'Udinese — una formazione gradita al ct Ventura: 8 convocabili su 11, più il titolare aggiunto sconfitto (tra Antonelli e De Sciglio) nella prosecuzione del ballottaggio in Nazionale. Si italianizza anche la società, con un nome per il consiglio d'amministrazione molto noto nella finanza: Fabrizio Viola, 58 anni, ex ad di Monte dei Paschi, fresco di dimissioni, grande tifoso milanista, vicino a Fininvest. La sua presenza bilancerebbe il peso della cordata cinese e della holding della famiglia Berlusconi, dopo il closing al momento previsto per novembre.

Marco Fassone, l'amministratore delegato in pectore scelto dal fondo cinese, è alle prese con la transizione dal duopolio Galliani-Barbara Berlusconi. L'obiettivo di un campione del passato con un ruolo operativo rischia di scontrarsi con i profili dei tre candidati principali. Tra i contatti programmati con Maldini, Albertini e Costacurta, quello con Maldini è il più scabroso per Fassone. Simbolo senza epoca del Milan, l'ex capitano non intende certo diventare una semplice figura di rappresentanza: per lui ci vuole un ruolo al vertice dell'area tecnica. Per Albertini, che ha esperienza pluriennale da dirigente della Figc, serve una posizione di comando. E le deleghe eventuali per Costacurta sono tutte da studiare. Sembra più praticabile la strada per Ambrosini, il cui addio al calcio è più recente.

Intanto Fassone pesca dall'esperienza all'Inter. Il ds individuato, Massimo Mirabelli, guidava gli osservatori interisti. All'Inter lavorava l'ex arbitro Andrea Romeo, potenziale addetto ai rapporti con gli arbitri. Marianna Mecacci, già al marketing nerazzurro, potrebbe passare dall'altra parte di Milano. Il dg dell'Atalanta, Umberto Marino, è infine tra i papabili per sostituire Umberto Gandini, nuovo ad della Roma.

Il punto fermo è la squadra all'italiana, frutto di un mercato al risparmio causa trattativa in corso. Montella non recrimina: «Di questa rosa sono contento. Avere tanti italiani giovani è motivo di orgoglio e una base su cui costruire. I nostri colpi di mercato sono le conferme di Bacca, De Sciglio e Romagnoli. In 5 partite avremo risposte sul nostro livello». Squalificati Niang e Kucka e infortunato Mati, sul cui discusso acquisto la Figc indaga, debutta da titolare Josè Sosa: altro acquisto discusso, ma dai tifosi.

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A San Siro l'Udinese. Per il club Ambrosini, Mirabelli e l'ex ad di Monte Paschi

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Enrico Currò Luca Pagni 11 settembre 2016 sez.

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