(ANSA-AFP) - KHARTOUM, 15 APR - Forte tensione in Sudan.
"Combattimenti" ed esplosioni" sono in corso a Khartoum ed in
altre parti del paese, fra i paramilitari, che affermano di aver
preso il controllo dell'aeroporto e del palazzo presidenziale, e
le forze militari, che però hanno smentito la presa del palazzo
del capo dello Stato. Le rivalità tra i due generali dietro il
colpo di Stato del 2021 si protraggono da settimane.
Una fonte diretta nella capitale sudanese ha riferito di spari
"anche a Khartoum 2", il settore della capitale sudanese in cui
si trova l'Ambasciata d'Italia
L'esercito ha dichiarato che i paramilitari hanno attaccato
le sue basi a Khartoum e altrove, poco dopo che le milizie
avevano denunciato che i loro campi sono stati attaccati
dall'esercito regolare.
L'inviato delle Nazioni Unite in Sudan, Volker Perthes, ha
invitato soldati e paramilitari a cessare "immediatamente" i
combattimenti. "Perthes ha contattato entrambe le parti per
richiedere l'immediata cessazione delle ostilità per la
sicurezza del popolo sudanese e per risparmiare al Paese
ulteriori violenze", si legge in una dichiarazione della
missione delle Nazioni Unite in Sudan.
"Notizie allarmanti sui combattimenti in Sudan. L'Ue invita
tutte le forze a fermare immediatamente la violenza.
Un'escalation non farà che aggravare la situazione. La
protezione dei cittadini è una priorità. Tutto il personale
dell'Ue presente nel Paese è al sicuro", ha scritto su Twitter
l'Alto Rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell.
"Seguo con attenzione quanto sta succedendo a Khartoum. La
nostra Ambasciata, pienamente operativa, ha avvisato i
connazionali di restare in casa. L'Unità di Crisi monitora gli
sviluppi. Appello al dialogo e a cessare le violenze". Lo ha
scritto su Twitter il ministro degli Esteri italiano Antonio
Tajani (ANSA-AFP).
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