(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Si parlato anche nella moda di
cambiamenti nella direzione dell'inclusività eppure, alle
sfilate Autunno Inverno 2023, quella sensazione di speranza
intorno alla rappresentazione di tutti i corpi è sembrata in
caduta libera. Secondo i dati di Vogue Business raccolti durante
il mese della moda per la presentazione della stagione
autunno/inverno 2023 non ci sono progressi in termini di
rappresentazione delle taglie in passerella. Su 9.137 look in
219 sfilate a New York, Londra, Milano e Parigi, solo lo 0,6%
era plus size (US 14+) e il 3,8% era mid-size (US 6-12). Ciò
significa che il 95,6% dei look presentati era per persone
taglia 40 (US 0-4): solo uno 0,6 % erano su corpi taglie forti.
In pratica, solo 17 dei 219 marchi che hanno sfilato in tutte e
quattro le città della moda hanno presentato un look plus size.
Questo nonostante il fatto che il mercato globale delle taglie
forti dovrebbe raggiungere un valore di 288 miliardi di dollari
secondo Future Market Insights. E i designer emergenti che
includono le pluri taglie hanno evidenziato le carenze dei
marchi di lusso quando si tratta di rappresentazione di taglie
medie e taglie forti. Con alcune eccezioni: la collezione
autunno/inverno 2023 di Gucci sarà prodotta nelle taglie dalla
40 alla 54. E Chanel ha detto che la loro collezione
autunno/inverno 2023 sarà venduta fino a una L. Gucci aveva 10
modelli di taglia media, mentre Chanel ne aveva quattro,
tuttavia, nessun modell* plus size ha sfilato in passerella.
Mentre i principali attori del settore non riescono a
rappresentare corpi di taglia media o più grande, i talenti
emergenti della moda stanno portando avanti l'inclusività.
Londra è in testa alla classifica in termini di rappresentanza
di taglie forti, guidata dalle designer emergenti Karoline Vitto
e Sinéad O'Dwyer.
"La regressione di questa stagione è palpabile - scrive Vogue Uk
- Le sfilate autunno/inverno 2023 sono state un riflesso della
"nuova normalità". E quella normalità era allarmante. La
magrezza è stata ancora una volta glorificata". I corpi in
realtà non dovrebbero mai essere una tendenza, per questo c'è
bisogno di avere in passerella la complessità di tutti i corpi,
in modo che nessuno di loro diventi tendenza. (ANSA).
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