Sono 15 i sostenitori di Moqtada Sadr uccisi a colpi di arma da fuoco nella Green Zone di Baghdad in seguito al suo annunciato ritiro dalla politica, secondo quanto riferito da fonti mediche. Circa 350 manifestanti sono stati feriti, alcuni dai proiettili e altri dall'inalazione di gas lacrimogeni, nel caos che ha avvolto l'area altamente protetta nel centro della capitale irachena che ospita istituzioni governative e ambasciate.
In tarda serata nuovi colpi di mortaio hanno colpito alcuni edifici nella Zona Verde e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha "seguito con preoccupazione le proteste in corso in Iraq, durante le quali i manifestanti sono entrati negli edifici governativi, ed è particolarmente preoccupato per le notizie di vittime". Guterres, si legge in una nota, "fa appello alla calma e alla moderazione ed esorta tutti gli attori interessati a prendere provvedimenti immediati per ridurre l'escalation della situazione ed evitare qualsiasi violenza".
Intanto l'Iran ha chiuso il confine con l'Iraq in seguito ai disordini precisando che la misura rimarrà in vigore fino a nuovo avviso. L'aeroporto internazionale Imam Khomeini di Teheran ha reso noto che alcune compagnie aeree hanno a loro volta cancellato i voli per Baghdad a causa della situazione, mentre l'ambasciata iraniana a Baghdad ha chiesto agli iraniani attualmente in Iraq di evitare di recarsi nella capitale, così come nelle città di Kadhimiya e Samarra. L'esercito iracheno ha oggi dichiarato il coprifuoco a livello nazionale.
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