(ANSA) - ROMA, 27 LUG - "La riflessione se uscire dal partito
è d'obbligo. Ho deciso di dare le dimissioni di capogruppo alla
Camera per il fatto che non condivido la scelta che è stata
fatta e soprattutto le conseguenze, ovvero la rottura del patto
progressista che non vedo molto lineare come prospettiva. Da un
lato noi un mese fa abbiamo convinto dei territori che magari
con il Partito Democratico erano stati in opposizione ad andare
in una lista unitaria, con l'idea che la coalizione avrebbe
portato a un progetto politico molto più ampio, a un fronte
unitario in elezioni successive. Andare a rompere quel patto,
così come si era delineato, oggettivamente non era una
conseguenza imprevista ma ampiamente prevedibile. Ho percepito
in molti colleghi e in interventi che ho sentito che l'idea che
la situazione potesse precipitare fosse improbabile, anche
perché non si è mai andati a votare in autunno, ma non era così
imprevedibile". Così Davide Crippa, all'indomani delle sue
dimissioni da capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle
intervenuto a 24 Mattino su Radio 24. Sulla questione dimissioni
ha poi aggiunto: "Mi trovavo in una condizione di disagio ad
essere comunque capogruppo e dover portare avanti una linea che
non condividevo fino in fondo. Oggi lascio spazio a chi può
condividere quella linea e a chi può cercare di metterla in
campo alla Camera. Da 13-14 anni sono alla Camera e questa
scelta comunque non è semplice". Sull'ipotesi di passaggio ad
Insieme per il futuro dice: "Se passerò al movimento di Di Maio?
Non ho fatto questa scelta all'epoca e oggi stiamo vivendo un
momento molto delicato e non è detto che chi per forza la pensi
in maniera diversa o in dissenso rispetto a Conte debba essere
incasellato da un'altra parte" (ANSA).
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