(ANSA) - ROMA, 14 GEN - Le scelte in manovra "in materia di
accesso al credito e sostegno alla liquidità non sono
sufficienti a garantire alle nostre imprese l'ossigeno
necessario", scrivono Confartigianato, Cna e Casartigiani al
premier Mario Draghi, chiedendo che l'Ue eviti "ulteriori
rigidità" sul credito. "La fine della moratoria e il progressivo
riallineamento del sistema pubblico delle garanzie rischiano di
trasformare il graduale ritorno alla normalità in un'ulteriore
morsa per le imprese che impedisce loro di consolidare una
ripresa possibile o, addirittura, di compromettere
definitivamente chi non è riuscito ad ancora ad agganciarla",
avvertono.
Occorre ricalibrare le politiche di sostegno al sistema
produttivo per rispondere alla situazione di elevata incertezza
provocata dalla recrudescenza della pandemia, dalla forte
crescita dei costi energetici e dalla costante difficoltà di
approvvigionamento delle materie prime, sottolineano le
confederazioni dell'artigianato e della piccola impresa nella
lettera inviata, oggi, al Presidente del Consiglio invitandolo -
spiegano - a sensibilizzare le istituzioni europee per evitare
l'introduzione di ulteriori rigidità della regolamentazione
bancaria che rendono ancora più selettivo e complicato l'accesso
al credito per le imprese, specialmente quelle di minori
dimensioni. (ANSA).
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