(ANSA) - PECHINO, 12 GEN - Tre persone responsabili di una
società di movimentazione merci nella città portuale di Dalian,
nel Liaoning, sono state condannate a pene detentive tra i 39 e
i 57 mesi per la violazione delle norme di prevenzione e cura
delle malattie infettive, tra cui il mancato uso delle
mascherine, per fatti risalenti a fine 2020.
La sentenza è stata emessa dal tribunale venerdì, ma è stata
diffusa oggi dai media cinesi, ricostruendo il focolaio locale
di novembre 2020 generato, secondo le autorità sanitarie locali,
da una nave mercantile straniera che trasportava merci importate
della catena del freddo contaminate. Dopo l'accertamento di
quattro dipendenti asintomatici della società dei tre
condannati, multata per 800.000 yuan (126mila dollari), la
cattiva gestione dell'emergenza portò il totale dei contagi a
quota 83, tra infezioni confermate e asintomatiche.
Secondo la corte di Dalian, i tre non effettuarono la dovuta
supervisione sul personale operativo che, tra l'altro, non
indossava le mascherine secondo i requisiti e che consumava
pasti con indumenti protettivi contaminati. In più, la mancata
quarantena portò diversi commercianti e consumatori in un centro
commerciale della città a contrarre il virus. (ANSA).
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