(ANSA) - PERUGIA, 26 DIC - "Di un anno fa ricordo l'emozione
e anche un po' di timore per un vaccino completamente nuovo.
Totalmente svaniti quando sono arrivata a fare la terza dose. Un
anno dopo si rafforza sempre più la consapevolezza che il
vaccino è l'unica arma per battere il Covid": a parlare è la
dottoressa Michela Cardamone, il primo medico a ricevere in
Umbria la dose contro il Covid. "Va fatto e basta. Per sé stessi
e per la comunità. Per senso civico e per tutti quelli che non
lo possono fare" afferma rispondendo all'ANSA.
Era il 27 dicembre 2020 quando in Italia partiva la più grande
campagna vaccinale delle storia. Alla vigilia di quel giorno la
dottoressa Cardamone, referente Covid dell'Usl Umbria 1, ricorda
le sensazioni di allora. "Un misto - sottolinea - di emozione ed
orgoglio. Ero e rimango convinta che sia fondamentale
vaccinarsi. Riduce infatti drasticamente il rischio di finire in
ospedale e ancora di più di morire. Sono i numeri che lo dicono
e sono chiari. Bisogna poi continuare a seguire tutte le
precauzioni necessarie per bloccare il virus, come usare le
mascherine e curare l'igiene delle mani".
La dottoressa Cardamone sottolinea comunque come negli ultimi
due anni "sia stata stravolta" la vita degli operatori sanitari.
"Tutti hanno dato il massimo - dice - e continuano a darlo. Nei
punti vaccinali si lavora a pieno ritmo perché con il passare
dei mesi la platea dei vaccinati si è allargata, sono arrivate
le terze dosi e quelle pediatriche. Medici, infermieri, oss e
personale di Umbria salute hanno dato e continuano a dare il
massimo. Con un impiego di energie notevolissimo destinato a
proseguire ancora a lungo. Per battere il Covid - conclude -
serve vaccinarsi". (ANSA).
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