Con Nathan Never che disegna ormai da quasi 30 anni c'è un rapporto quasi "paterno" ma sarebbe sbagliato pensare che il genio di Andrea Cascioli sia condensato solo nei suoi fumetti. C'è anche la passione per la scrittura, l'amore per la radio di cui è stato speaker e direttore anni fa ma che gli è rimasta nel cuore, c'è la dedizione alla cucina e la realizzazione di una carne tutta vegetale e infine l'impegno per curare i gattini ciechi che raccoglie dalle strade. "La verità - racconta in un'intervista all'ANSA in occasione di Cartoons on The Bay 2021 per cui ha disegnato un bellissimo manifesto - è che io dormo pochissimo e quindi anche avendo quasi 60 anni è come se ne avessi vissuti già cento... Ho avuto una vita davvero intensa e quello che doveva fare l'ho fatto.
Disegnare? Quello lo farò fino a 100 anni, è un lavoro che non si smette". "Ho appena cominciato - racconta - una nuova storia di Nathan, ormai non le conto più saranno 35, sono a pagina 7.
Mi diverto ancora molto e ne sono orgoglioso, ho disegnato un personaggio che mi ha dato una grande fama. Quando ero più giovane avrei anche voluto scrivere i testi ma nel nostro mondo è difficile unire i due ruoli di disegnatore e scrittore. C'è molta fatica ad affermarsi come autore di scrittura se sei già famoso come disegnatore, paradossalmente è un ostacolo. Ma insomma tutta la vita è fatta di Sliding Doors e io ho avuto grandi soddisfazioni".
Ai giovani che vogliono seguire le orme, a cui ha anche insegnato alla Scuola di di Comics nel corso della sua carriera, dice: "Nonostante le crisi, nonostante le cose cambino e non sia più un mestiere bellissimo e facilissimo, io sono convinto che quelli bravi ancora riescano. Quindi il consiglio è mettersi a testa bassa e studiare tanto. Il disegnatore bravo non ragiona in funzione di mostrare quanto è bravo ma ragiona in funzione della storia. Per capirci: se disegno qualcuno in un bar che prende un caffè, è inutile far vedere un bicipite gonfio perché sono bravo a disegnarlo, nella realtà quello non serve e quindi è inutile".
Del suo passato ricorda molto volentieri l'esperienza alla radio e nel suo futuro c'è appunto la carne vegetale: "Sia per rispetto all'ambiente che per una questione di coscienza ho creato una bistecca e la carne vegetale. Non solo né il primo né il solo, ora ci stanno investendo anche le multinazionali. Tutte le carni vegetali consumano molta meno acqua , molte meno foreste, per creare le proteine dei piselli si deforesta 10 volte meno. Non è tutto ma è già un buon inizio! Il mio sogno nel cassetto è aprire una catena di ristoranti "Carnefinta" con la carne che faccio io. La cosa stupefacente è che sono pochi i vegetariani e vegani che la cercano, la maggior parte sono onnivori con un problema etico di uccidere gli animali". Infine il suo amore per i gatti e il suo impegno sul campo in particolare per i gattini ciechi: "Li raccolgo per strada - spiega - o me li portano, molti hanno una grave malattia agli occhi che se curata presto può guarire bene. I gattini così possono tornare a vedere ed è bellissimo".
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