(ANSA) - ROMA, 26 NOV - "Voglio ringraziare coloro che hanno
permesso questo processo, innanzitutto chi, tra voi, nel
settembre 2017 a Lione durante un vertice franco-italiano, mi
chiese perché tra l'Italia e la Francia non esistesse
l'equivalente del Trattato dell'Eliseo", che dal 1963 lega
Parigi e Berlino. "Sembrava essere una domanda che documentava
una distanza, alla quale all'epoca ho risposto: 'Allora facciamo
un Trattato del Quirinale'". Così il presidente francese
Emmanuel Macron, in apertura della conferenza stampa a Villa
Madama con il premier Mario Draghi, ha ricordato come nacque
l'iniziativa (e il nome) del trattato italo-francese. La domanda
al vertice di Lione fu posta dal corrispondente ANSA a Parigi
Tullio Giannotti.
"Poi quest'idea fu ripresa nel gennaio 2018 a Roma da Paolo
Gentiloni, al quale voglio rendere omaggio perché all'epoca
contribuì ampiamente a far avanzare i lavori", ha aggiunto
Macron ripercorrendo le varie tappe. "Costituimmo un comitato di
saggi, e vorrei ringraziare tutti coloro che, da entrambi i lati
delle Alpi, hanno operato durante tutti questi anni per
progredire su questa strada, direi con il bello e con il cattivo
tempo", ha sottolineato riferendosi alle tensioni tra Francia e
Italia sfociate nel 2019 con il richiamo in patria
dell'ambasciatore francese, Christian Masset.
"Infine vorrei ringraziare i nostri parlamentari, i membri
del comitato di amicizia, e ovviamente il presidente Mattarella
che ha svolto un ruolo essenziale in tutto questo periodo e che
ha vegliato sul buon esito di questi lavori", ha concluso
Macron. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA