(ANSA-AFP) - DAMASCO, 04 SET - La Siria ha acconsentito alla
richiesta del Libano, che da oltre un anno è al buio con
l'economia alla paralisi, di far passare attraverso le sue
infrastrutture gas che Beirut vorrebbe importare dall'Egitto ed
elettricità dalla Giordania, malgrado le sanzioni statunitensi
al regime di Bashar el Assad.
La presidenza libanese in agosto dichiarò che Washington era
d'accordo nel consentire il passaggio dell'energia in territorio
siriano. Hezbollah di recente ha inoltre dichiarato che due
petroliere sono in arrivo dall'Iran.
La Siria è "pronta" ad aiutare il Libano facendo transitare
l'energia sul suo territorio, ha detto un alto dirigente
libanese, Nasri Khouri, che faceva parte della delegazione del
governo di Beirut che ha fatto visita a Damasco. "Le parti - ha
detto - si sono dette d'accordo a formare una task force per
elaborare i dettagli tecnici", evidentemente con il beneplacito
degli Stati Uniti, che hanno imposto sanzioni contro il regime
siriano.
Della delegazione del governo libanese a interim, accolta al
confine dal ministro degli esteri siriano, Faisal Mekdad,
facevano parte la vicepremier Zeina Akar, il ministro delle
Finanze Ghazi Wazni, quello all'Energia Raymond Ghajar e il capo
dell'agenzia d'intelligence (Gs) Abbas Ibrahim. Si tratta della
prima visita libanese di alto livello dallo scoppio della guerra
civile in Siria nel 2011.
La banca centrale libanese sta faticosamente cercando di
finanziare l'importazione di materie prima e beni di prima
necessità e di carburante. Ci sono giorni in cui i black-out
elettrici arrivano a 22 ore al giorno. (ANSA-AFP).
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