(ANSA) - BOLOGNA, 01 LUG - Dopo l'omicidio di Chiara
Gualzetti il sedicenne indagato ha mandato messaggi vocali "dal
tenore inequivoco" a un'altra amica "cui raccontava quello che
aveva commesso". È quanto ricostruisce il Gip del tribunale per
i Minorenni di Bologna, nell'ordinanza con cui convalida il
fermo e dispone la custodia in carcere per il ragazzo.
Senza scrupoli, senza freni inibitori e privo di ravvedimento.
Così il Gip Luigi Martello descrive il sedicenne indagato. Nel
motivare l'applicazione della custodia in carcere per il rischio
di reiterazione del reato, il gip sottolinea appunto la
"mancanza di scrupoli, di freni inibitori, di motivazioni e
segnali di resipiscenza" come emerge "dal tenore dei messaggi
vocali inviati a un'amica subito dopo i fatti". (ANSA).
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