(ANSA) - PARIGI, 11 MAG - Un tribunale francese ha respinto
come irricevibili le richieste di una franco-vietnamita contro
14 multinazionali accusate di aver prodotto il famigerato
"l'agente arancio" (Agent Orange), nome in codice dato dagli
americani a un defoliante estremamente tossico che fu utilizzato
durante la Guerra del Vietnam. Il tribunale ha stabilito che le
società denunciate avevano agito "per conto dello stato
americano".
A respingere la richiesta di Tran To Nga, 79 anni, che
denunciava, da vittima dell''agente arancio', 14 società fra cui
il gigante tedesco-statunitense Bayer-Monsanto, è stato il
tribunale di Evry, nella banlieue di Parigi. Gli avvocati della
donna hanno annunciato appello.
Nata nel 1942 nell'Indocina francese, Tran To Nga si era
unita al movimento indipendentista del Vietnam del Nord e aveva
seguito la guerra come giornalista. Afferma di essere stata fra
il 1962 e il 1971, esposta al prodotto chimico di cui furono
dispersi sulle foreste vietnamite con gli aerei decine di
migliaia di litri dall'esercito americano. L'obiettivo era
distruggere la giungla che dava copertura ai soldati
nordvietnamiti e ai guerriglieri Vietcong per bloccarne
l'avanzata. Ma l'Agent Orange si infiltrò nelle nappe freatiche
e nei fiumi provocando alla popolazione, per generazioni, gravi
handicap fisici e mentali. (ANSA).
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