(ANSA) - MADRID, 16 APR - Un tribunale spagnolo ha condannato
a 31 di carcere uno degli autori di uno stupro di gruppo ai
danni di una ragazza di 18 anni. I fatti risalgono al 2019 e
avvennero a Sabadell, vicino a Barcellona. La decisione,
riportata dai media iberici, chiude un caso con ampia
ripercussione mediatica.
Altri due processati sono stati condannati a 13 anni e mezzo
ciascuno in qualità di complici dell'aggressione sessuale,
mentre un quarto è stato assolto per assenza di prove.
Nella sentenza, i giudici dell'Audiencia di Barcellona
responsabili del caso considerano totalmente credibile la
versione della vittima. La giovane fu abbordata da uno
sconosciuto fuori da una discoteca, portata con la forza in un
capannone abbandonato e lì stuprata a turno da tre persone. Uno
degli aggressori non è stato identificato, mentre un secondo è
latitante. Il terzo è l'uomo condannato a 31 anni.
Il caso ha assunto particolare rilevanza pubblica
specialmente dopo che, nel corso del processo, il pm ha
sottoposto la vittima a un dettagliato interrogatorio che
diversi media spagnoli — che hanno ribattezzato gli accusati
come "il branco di Sabadell" — e alcuni colleghi hanno definito
"freddo", "ispido" o "poco empatico", benché lo abbia utilizzato
per sostenere la richiesta di pene esemplari.
Un aspetto che ha riportato al centro del dibattito il
problema di come evitare che le vittime di stupri si sentano
costrette a rivivere le violenze subite attraverso la narrazione
dei fatti. L'avvocato difensore della giovane dichiarò che, nei
panni del pm, le avrebbe rivolto le stesse domande. I giudici
hanno impiegato appena 10 giorni per redigere la sentenza.
(ANSA).
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