Roma, 6 agosto 2018 - "Mo questi qua li uccido uno ad uno". Questa una delle frasi pronunciate da uno dei due aggressori che il 12 giugno scorso fecero irruzione in un centro di accoglienza a Sulmona, in provincia dell'Aquila, e che sono stati arrestati con l'accusa di tentato omicidio e con l'aggravante razzista. Si tratta di Serafino Di Lorenzo, 39 anni, sulmonese, e di Nicola Spagnoletti, 46 anni, originario della Toscana. In un video si vede la pistola scacciacani utilizzata dai due per minacciare i migranti ed anche il coltello usato per colpire uno dei ragazzi.
La sera del 12 giugno scorso i due salirono al terzo piano del centro di accoglienza di Sulmona, dove sono ospitati 27 migranti, minacciando gli ospiti. Gli immigrati reagirono, sentendosi in pericolo e nel corso dei momenti concitati della discussione un ventitreenne proveniente dal Gambia, venne colpito con un coltello al fianco sinistro. In quell'occasione i due furono solo denunciati. Subito dopo l'arresto i due sono stati rinchiusi nel carcere di Sulmona in attesa dell'interrogatorio di convalida.
Sulmona. Raid razzista: minacce a migranti, 'mo li uccido uno ad uno'