Trapani, 13 luglio 2018 - Dopo una lunga attesa è arrivato il via libera dal Ministero dei Trasporti, per l’autorizzazione di attracco della nave Diciotti, presso il porto di Trapani. A bordo della nave ci sono i 67 migranti soccorsi nei giorni scorsi dal rimorchiatore Von Thalassa.
L’autorizzazione sembrava non arrivare più, in quanto la nave aveva già ricevuto da ieri il via libera all’attracco, che poco dopo è stato fermato improvvisamente, lasciando in radar l’imbarcazione della Guardia Costiera per diverse ore.
Il motivo del rinvio all’approdo sembrerebbe legato alle indagini in corso sui presunti scafisti del natante sul quale si trovavano i migranti e sui presunti aggressori dell’equipaggio della nave mercantile Von Thalassa.
Da Innsbruck il ministro dell’interno Matteo Salvini, monitorando la situazione ha affermato: "Io non voglio farmi prendere in giro. Finché non c'è chiarezza su quanto accaduto non autorizzo nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa al mio posto se ne assumerà la responsabilità. O hanno mentito gli armatori denunciando aggressioni che non ci sono state - e allora devono pagare - o l'aggressione c'è stata e allora i responsabili devono andare in galera".
La Procura di Trapani ha aperto un’inchiesta ed è in attesa del rapporto dello Sco (servizio centrale operativo) e della squadra mobile della Questura, per identificare eventuali scafisti che potrebbero essere stati salvati assieme ai migranti.
Ci sono già due indagati: due uomini, un ghanese e un sudanese, che erano già stati identificati nelle ultime 24 ore, grazie ad un’indagine lampo effettuata in mare dalla polizia. Secondo il rapporto di polizia devono rispondere di violenza, minacce e dirottamento.
Non sembrano essere emersi elementi tali da giustificare un fermo di polizia per i due uomini. La Procura sta cercando di fare chiarezza su quanto avvenuto a bordo della nave Vos Thalassa, visto che il comandante del mercantile aveva segnalato una situazione di “grave pericolo” per l’equipaggio richiedendo l’intervento della Diciotti, dopo le proteste di due persone a bordo.
Trapani, 13 luglio 2018 - Dopo una lunga attesa è arrivato il via libera dal Ministero dei Trasporti, per l’autorizzazione di attracco della nave Diciotti, presso il porto di Trapani. A bordo della nave ci sono i 67 migranti soccorsi nei giorni scorsi dal rimorchiatore Von Thalassa.
L’autorizzazione sembrava non arrivare più, in quanto la nave aveva già ricevuto da ieri il via libera all’attracco, che poco dopo è stato fermato improvvisamente, lasciando in radar l’imbarcazione della Guardia Costiera per diverse ore.
Il motivo del rinvio all’approdo sembrerebbe legato alle indagini in corso sui presunti scafisti del natante sul quale si trovavano i migranti e sui presunti aggressori dell’equipaggio della nave mercantile Von Thalassa.
Da Innsbruck il ministro dell’interno Matteo Salvini, monitorando la situazione ha affermato: "Io non voglio farmi prendere in giro. Finché non c'è chiarezza su quanto accaduto non autorizzo nessuno a scendere dalla Diciotti: se qualcuno lo fa al mio posto se ne assumerà la responsabilità. O hanno mentito gli armatori denunciando aggressioni che non ci sono state - e allora devono pagare - o l'aggressione c'è stata e allora i responsabili devono andare in galera".
La Procura di Trapani ha aperto un’inchiesta ed è in attesa del rapporto dello Sco (servizio centrale operativo) e della squadra mobile della Questura, per identificare eventuali scafisti che potrebbero essere stati salvati assieme ai migranti.
Ci sono già due indagati: due uomini, un ghanese e un sudanese, che erano già stati identificati nelle ultime 24 ore, grazie ad un’indagine lampo effettuata in mare dalla polizia. Secondo il rapporto di polizia devono rispondere di violenza, minacce e dirottamento.
Non sembrano essere emersi elementi tali da giustificare un fermo di polizia per i due uomini. La Procura sta cercando di fare chiarezza su quanto avvenuto a bordo della nave Vos Thalassa, visto che il comandante del mercantile aveva segnalato una situazione di “grave pericolo” per l’equipaggio richiedendo l’intervento della Diciotti, dopo le proteste di due persone a bordo.