(ANSA) - ROMA, 09 LUG - L'Inad, l'indice nazionale dei
domicili digitali, attivato lo scorso 6 luglio in tutta Italia e
che consentirà ai cittadini di ricevere comunicazioni della P.a
aventi valore legale direttamente sulla casella di posta
elettronica certificata, "è un valido strumento per ridurre i
costi della burocrazia a carico dei cittadini, a patto però che
si vigili sull'operato degli enti locali". C'è inoltre il
rischio, come già rilevato dall'Antitrust, che con le notifiche
delle multe via pec aumentino i costi a carico dei cittadini.
Lo afferma il Codacons, commentando la novità che consentirà
di superare l'uso delle raccomandate ricorrendo alla Pec per
comunicazioni con valore legale come rimborsi fiscali e
detrazioni di imposta, accertamenti, verbali di sanzioni
amministrative. Con tale nuovo servizio si possono abbattere le
spese postali a carico dei cittadini, consentendo risparmi alla
collettività, ma occorre vigilare sull'operato di società ed
enti locali. - spiega il Codacons - La nascita di Inad farà
salire il numero di cittadini che decideranno di dotarsi di Pec
(oggi utilizzata da circa 14,4 milioni di italiani), e il
pericolo è che le società che forniscono servizi di posta
elettronica certificata, a seguito dell'aumento della domanda,
possano aumentare i costi richiesti ai propri clienti per
l'attivazione delle caselle.
L'altro rischio è che i comuni, non potendo contare sugli
introiti derivanti dalle spese postali addebitate ai cittadini
per l'invio di una sanzione stradale tramite posta tradizionale,
aumentino tutti gli altri costi di accertamento, come peraltro
rilevato dall'Antitrust lo scorso anno". (ANSA).
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