(ANSA) - ROMA, 05 GIU - Prima dipinta come un'assassina,
condannata per aver tolto la vita ai suoi quattro figli. Ora,
invece, come una vittima, perché stando agli scienziati in
realtà quel crimine atroce non l'ha mai commesso. È questa la
storia di Kathleen Folbigg, finora conosciuta come "la peggior
serial killer donna australiana" ma che dopo vent'anni di
ingiusta detenzione può ritornare a scrivere il suo destino.
Tutto ha avuto inizio nel 2003, quando la donna - che ha
sempre professato la sua innocenza - è stata condannata a 40
anni, poi ridotti a 25, di carcere con l'accusa di aver ucciso i
suoi quattro figli (Sarah, Laura, Patrick e Caleb), di età
compresa tra nove settimane e diciannove mesi. In assenza di
solide prove forensi, per i pubblici ministeri dell'epoca
Folbigg aveva soffocato i bambini, morti improvvisamente tra il
1989 e il 1999. Per loro non sembrava esserci altra spiegazione.
Oggi però nuove evidenze scientifiche hanno dimostrato il
contrario. Un team di immunologi ha infatti scoperto che le due
figlie della donna condividevano una mutazione genetica -
chiamata CalmM2 G114R - che può causare la morte cardiaca
improvvisa. I due figli maschi, invece, possedevano una
mutazione genetica diversa, legata all'epilessia. Come riportato
dalla Bbc, secondo la professoressa Carola Vinuesa, a capo del
gruppo di ricerca dell'Australian National University, una
sequenza genetica insolita poteva risultare immediatamente
evidente nel Dna della signora Folbigg prima ancora che i
campioni dei bambini fossero testati. Casi simili, comunque,
sono rarissimi. Stando a Vinuesa, ce ne sarebbero 134 in tutto
il mondo. (ANSA).
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