(ANSA) - MILANO, 05 GIU - È stato condannato in Appello a 9
anni di reclusione l'imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio,
imputato per 6 episodi di violenza sessuale con uso di
benzodiazepine e arrestato nel maggio del 2021 per avere
narcotizzato e violentato una studentessa 21enne attirata nel
suo appartamento con la scusa di uno stage. La sostituta
procuratrice generale Laura Gay aveva chiesto per l'ex manager
12 anni di reclusione, con una riduzione della pena rispetto ai
15 anni e mezzo del primo grado in cui era stato giudicato in
abbreviato. In Appello è stata riconosciuta la continuazione tra
i reati, non applicata invece dal gup.
È stato invece assolto dal reato di sequestro di persona nei
confronti della ragazza di 21 anni che per prima aveva
denunciato l'ex manager nella primavera del 2021. È intervenuta
invece la prescrizione per i reati di maltrattamenti, stalking e
violenza sessuale nei confronti dell'ex moglie, a sua volta
vittima dell'imprenditore. La donna, assistita dall'avvocato
Maria Teresa Zampogna, si era costituita parte civile nel
processo.
"La cosa scandalosa - ha spiegato il legale dopo la lettura
del dispositivo -, non per questa corte, ma per come è stata
gestita tutta la situazione della mia assistita è che la
giustizia è arrivata troppo in ritardo e quindi è stato
dichiarato di non doversi procedere anche per tutti i reati di
maltrattamenti e stalking che ha subito. Quindi - ha aggiunto -
non ci resta che ricorrere alla Cedu e fare causa allo Stato,
che non ha protetto né la mia assistita né suo figlio per tutti
questi anni in cui ha chiesto aiuto alle autorità. La giustizia
è arrivata troppo in ritardo". Le motivazioni della sentenza
saranno depositate tra 60 giorni. (ANSA).
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