(di Cinzia Conti)
(ANSA) - ROMA, 29 OTT - Anche se tutto il mondo del turismo
vive una situazione davvero dura ormai da 8 mesi a causa della
scomparsa di tutti i turisti extraeuropei e del calo a picco di
quelli europei un secondo lockdown potrebbe davvero essere un
colpo fatale. A fare i calcoli è l'Istituto Demoskopika sulla
base di dati rilevati da alcune fonti quali Siope, Banca
d'Italia, Istat, UnionCamere e Cerve. Se si decidesse,
nell'immediato, per un secondo blocco totale delle attività, il
turismo potrebbe perdere, nei soli due mesi finali dell'anno in
corso, 13 milioni di arrivi e 35 milioni di presenze con una
contrazione della spesa per 4 miliardi di euro. Quasi 100 mila
imprese del comparto turistico italiano, inoltre, rischierebbero
il fallimento a causa di una ulteriore perdita di solidità
finanziaria con una contrazione del fatturato pari a circa 23
miliardi di euro. Una mortalità imprenditoriale che si
ripercuoterebbe immediatamente sul mercato del lavoro con una
perdita di ben 440 mila posti. Segno negativo anche per le casse
comunali, con mancati incassi, in soli 60 giorni, di oltre 84
milioni di euro.
"Non è più tempo di soluzioni giornaliere: il Governo - spiega
il presidente di Demoskopika Raffaele Rio - riconosca "lo stato
di calamità turistica", lo stato di crisi e programmi finalmente
un Piano di rilancio integrato del comparto turistico includendo
anche proposte e risorse delle istituzioni ai vari livelli, a
partire dalle Regioni. Un unico pacchetto di provvedimenti che,
nell'immediato, contenga misure di azioni di tutela a imprese e
lavoratori autonomi della filiera quali, ad esempio, il credito
d'imposta, il rafforzamento degli ammortizzatori sociali o
l'istituzione di fondo per la copertura delle insolvenze o dei
fallimenti". (ANSA).
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