(ANSA) - ROMA, 22 APR - "Già dopo la Sars, che aveva fatto
paura, si pensava che nel mondo ci sarebbe stato un cambiamento
ma non è successo nulla. La nostra adesso dev'essere una
ripartenza, non solo individuale, ma collettiva, a cui devono
contribuire anche le grandi industrie e i governi su scala
mondiale". Lo ha detto l'ex centrocampista e bandiera della
Juventus Claudio Marchisio intervenendo nella maratona streaming
"Cosa ci dice la terra", organizzata da National Geographic per
celebrare il 50/o anniversario dell'Earth Day (Giornata della
Terra)
"In un grande gruppo vincente l'equilibrio è la cosa più
importante. Si dev'essere all'unisono per completare la squadra.
La stessa cosa la vediamo nella terra e nell'ecosistema - ha
aggiunto -. L'uomo non ha rispettato i limiti della natura e mi
spaventa pensare a cosa vivranno in futuro i miei figli".
L'ecosistema "non è solo quello della Terra, ma è costituito
dalle persone, siamo tutti interconnessi. La gente spesso non dà
importanza ai cambiamenti climatici, pensano siano altrove ma in
realtà sono presenti nel nostro quotidiano". Lo sport di squadra
oggi "ci può dare un grande insegnamento per il futuro,
"sacrificarsi insieme per il bene comune". In questo periodo "ci
siamo fermati e il pianeta ha respirato. Ora c'è il problema,
non facile da risolvere, di conciliare le necessità economiche e
di lavoro delle persone con la consapevolezza che sulla Terra
abbiamo superato i limiti". (ANSA).
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