(ANSA) - ROMA, 18 FEB - "Gli amanti conducono, come le api,
una vita dolce come il miele". E' tutta in questi versi,
graffiti su una parete color del vino dove sembrano nuotare
placide due anatre bianche, la magia della Casa degli Amanti,
gioiello senza eguali a Pompei, l'unica casa di cui ancora si
conservi, quasi intatto anche il secondo piano, addirittura
ancora con i suoi pavimenti in cocciopesto. Chiusa subito dopo
il terremoto dell'Irpinia che l'aveva resa inagibile tanto da
risultare pericolosa persino per gli addetti ai lavori, questa
dimora della Regio I il cui proprietario rimane purtroppo
avvolto nel mistero riapre al pubblico per la prima volta dopo
40 anni. "E' incredibilmente preziosa proprio perché si tratta
di un unicum dovuto alla genialità del grande Amedeo Maiuri,
l'archeologo che la riportò alla luce nel 1931 e che ebbe
l'intuizione di consolidare il piano superiore dell'abitazione
già nel corso dello scavo", spiega Massimo Osanna, il direttore
del Parco Archeologico che ha accolto il ministro della cultura
Franceschini e la stampa per mettere finalmente l'ultima parola
sul Grande Progetto di messa in sicurezza del sito, avviato nel
2014 dopo la triste stagione dei crolli. "Una storia di
rinascita e di riscatto - sorride soddisfatto accanto accanto a
lui il ministro pd - un modello per tutta l'Europa nella
gestione dei fondi comunitari". Nell'arco di cinque anni anni,
passo dopo passo, si è riusciti insomma a dare un senso al
finanziamento di 105 milioni di euro (75 europei e 25 italiani)
deciso per salvare dall'incubo del degrado un Patrimonio
dell'Umanità senza eguali. (ANSA).
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