(ANSA) - ROMA, 30 GEN - Il marmo di Carrara che dopo
vent'anni recupera candore e lucentezza, il volto della beata
che ha ritrovato tutta la sua magia, così come le membra
contorte dallo spasmo dell'estasi, le vesti, il drappo che
ricopre il giaciglio, persino i pizzi del cuscino. Mentre tutto
intorno la doratura degli stucchi quasi abbaglia e i deliziosi
puttini, che il grande Bernini volle far volare giocosi sotto
alla tela che ritrae Sant'Anna, tornano finalmente a mostrare il
loro volto.
Grazie a sei mesi di pulitura e restauri curati dalla
Soprintendenza Speciale di Roma in accordo con il Fondo Edifici
di culto, torna a splendere nella chiesa di San Francesco a
Ripa, a Trastevere, la strepitosa Cappella Albertoni, che un
intervento del grande scultore, allora già 76enne, trasformò in
un luogo magico, capolavoro del barocco, grazie
all'architettura, alla scultura e alla sua insuperabile maestria
con la luce. "Un delicato restauro che unisce alla salvaguardia
e alla tutela un miglioramento per la fruizione", spiega la
soprintendente Daniela Porro, sottolineando che i lavori,
finanziati dalla soprintendenza ed affidati alla restauratrice
Elisabetta Zatti, sono costati in tutto 39mila euro.
Per questa commissione, che gli era stata chiesta dal principe
Angelo Paluzzi e che lo scultore portò a termine con incredibile
velocità, Bernini non volle essere pagato. "Forse perché aveva
bisogno di essere aiutato per il fratello, esiliato dopo lo
scandalo di uno stupro", spiega il funzionario storico dell'arte
della soprintendenza speciale Carlo Mastroianni. il delicato
lavoro di pulitura del marmo , spiega la restauratrice, ha
portato in evidenza la tipica modalità di lavoro del Bernini,
che era solito lavorare il marmo delle sue statue con finiture
diverse, dal lucido al grezzo, proprio per consentire alla luce
di metterne in evidenza i chiaroscuri, "quasi usasse un
pennello". (ANSA).
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