(ANSA) - ROMA, 15 GEN - La giornalista iraniana Gelare Jabbari
ha scelto Instagram: "Scusatemi, ho mentito per 13 anni". Zahra
Khatami ha prima ringraziato "grazie per avermi accettata come
anchor fino ad oggi", poi l'addio: "Non tornerò mai più in Tv".
La sua collega della rete pubblica iraniana Irib, Saba Rad, ha
fatto altrettanto: "Grazie per il sostegno in tutti questi anni
di carriera. Annuncio che dopo 21 anni di lavoro in radio e Tv
non posso continuare a lavorare nei media. Non posso".
All'indomani dall'abbattimento dell'aereo ucraino la cui
responsabilità era stata in un primo momento negata da parte del
regime di Teheran, in Iran sembra essere in corso una sorta di
"crisi di coscienza" fra i giornalisti, scrive il Guardian, fra
i media a dare conte della decisione comunicata nel giro di
pochi giorni dalle tre giornaliste iraniane. Una crisi che ha
portato anche alcune delle agenzie di stampa considerate più
vicine al regime, a dar conto delle proteste di piazza o a
cominciare a menzionare ipotesi su un insabbiamento.
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