(ANSA) - ROMA, 10 GEN - Sequestrata in Marocco dopo aver
acconsentito a trasferirsi nel Paese africano per un matrimonio
di convenienza, una 47enne di origini sarde è stata liberata
dopo l'intervento del Servizio per la cooperazione
internazionale di polizia (Scip).
La donna, ricostruisce la polizia, si era fatta convincere da
un'amica marocchina ad accettare un matrimonio di convenienza
con suo nipote, un giovane di 27 anni. L'atto le avrebbe fatto
guadagnare 5mila euro e avrebbe consentito all'uomo di ottenere
un titolo valido per vivere in Italia. Aveva perciò fatto le
valige ed era andata in Marocco nel novembre scorso, con
l'intenzione di rientrare subito dopo il disbrigo delle
pratiche. Presto però si è accorta che il promesso sposo non
glielo avrebbe consentito. Il ragazzo, infatti, con la
complicità della madre e della sorella, l'ha sequestrata,
tenendola segregata in un'abitazione con le sbarre alle
finestre, in un villaggio a circa venti chilometri da Marrakesh,
costretta a nutrirsi solo di latte e biscotti.
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