(ANSA) - TORINO, 24 NOV - "C'è un grande murales a Lampedusa
su cui è scritto: 'Bisogna proteggere le persone e non i
confini'. Bisogna insomma avere paura solo dei muri mentali".
Così al Torino Film Festival un appassionato Pietro Bartolo,
storico medico dell'isola e ora parlamentare europeo eletto
nelle liste del Pd, che ha salvato e accolto migliaia di
migranti provenienti dal nord Africa.
Motivo della sua presenza? La presentazione a Festa Mobile di
Nour di Maurizio Zaccaro, film tratto da un suo libro (Lacrime
di sale) e con protagonista Sergio Castellitto che veste i suoi
panni. Chi è Nour? Una ragazzina di dieci anni che viene dalla
Siria e che ha affrontato da sola il viaggio verso l'Europa
attraverso il Mediterraneo. Insomma una delle tante
sopravvissute a un naufragio, ma con un dolore enorme dentro il
cuore: sua madre, in Libia, solo alla fine non è stata imbarcata
e ora Nour non sa più dove sia.
Pietro Bartolo (Castellitto), medico dell'isola, se ne prende
però cura in modo particolare. La porta nella sua casa, le si
affeziona come a una figlia e cerca in tutti i modi di
ricostruire non solo il passato della bambina, ma anche il suo
presente e il suo futuro.
"Mi sono chiesto come mettere in scena con il dovuto rispetto
la storia di Nour - dice il regista - . Sono giunto alla
conclusione che nulla, in questo film, poteva essere ricreato in
modo posticcio. Nour, per essere credibile, doveva collocarsi a
metà strada fra il vero vissuto. Insomma quello che Bartolo
descrive nel suo libro è il vero narrato che Castellitto
interpreta sullo schermo. Due modi di raccontare il vero e il
verosimile in modo da rendere una storia, pur complessa che sia,
vicina a tutti, anche se affonda le sue radici nella realtà più
dura, scomoda e controversa che si conosca".
Il film, che sarà distribuito da Vision ed è dedicato ad
Ermanno Olmi, è firmato Stemal Entertainment, Ipotesi Cinema in
collaborazione con Rai Cinema, prodotto da Donatella Palermo ed
Elisabetta Olmi. (ANSA).
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