(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Giornalista, regista, scrittore,
autore dei suoi programmi, riesce ogni volta senza retorica,
senza enfasi, a raccontare storie di miseria, vite perdute o
redenzione, povertà, quella vera, di protezione o di perdita
totale del consentito.
Dal 2 dicembre Domenico Iannacone torna su Rai3 in seconda
serata con 4 puntate speciali di Che ci faccio qui (senza punto
di domanda), per portarci nel cuore di due periferie-simbolo del
nostro Paese: Scampia a Napoli e San Basilio a Roma.
"Rappresentano - racconta in una conversazione all'ANSA - due
facce della stessa medaglia, collocate in due città bellissime
cariche di storia, ma che hanno delle criticità enormi, e anche
sappiamo importanti problemi, non solo di gestione
amministrativa, ma anche di criminalità, droga, violenza". Con
il suo sguardo senza pregiudizi, Domenico Iannacone ci
accompagna in luoghi in cui il male e il bene si scambiano di
posto, continuamente.
Nella prima puntata, intitolata La Famiglia, prosegue
Iannacone, "affrontiamo una storia che è come un romanzo crime
scritto alla rovescia: potremo chiamarla la storia 'Oltre
Gomorra'. Siamo a Scampia, una volta luogo indiscusso di
supremazia per lo spaccio, ma non più oggi perchè gli è stato
soffiato via il primato da altri luoghi tristemente noti".
La seconda puntata è ambienta a San Basilio dove l'emergenza
abitativa è un allarme sociale. Perchè queste due periferie
Napoli e Roma? "Il tema dell'emarginazione, l'idea che possano
esserci città esterne e uomini invisibili mandati ai margini -
spiega Iannacone -, è un argomento che mi sta a cuore, perché è
uno dei grandi problemi sociali. Oggi, mentre il centro città si
svuota, nelle periferie c'è ancora energia insieme ai problemi:
ci sono dinamiche legate alla sopravvivenza ed una solidarietà
assente altrove. C'è il bene, ovvero l'altruismo, e il male,
possono coesistere o camminare su binari paralleli".
Che ci faccio qui condotta da Domenico Iannacone e prodotta
da Hangar TVdi Gregorio Paolini, va in onda su Rai3 con 4
puntate speciali a partire dal 2 dicembre, alle 23:15. (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA