(ANSA) - ROMA, 9 SET -"Violata consegna" per non aver portato
al seguito la pistola d'ordinanza: è il reato che la procura
militare contesta ad Andrea Varriale, il carabiniere che si
trovava insieme a Mario Rega Cerciello la notte in cui questi è
stato ucciso. La notizia è stata confermata all'ANSA dallo
stesso procuratore militare, Antonio Sabino, il quale parla
tuttavia di un "atto dovuto" dopo le notizie emerse finora e che
gli accertamenti sono ancora "in fase esplorativa".Dalle notizie
emerse finora - comprese le dichiarazioni dello stesso Varriale
agli inquirenti di piazzale Clodio, in parte diverse da quelle
rese "a caldo" - è emerso che il carabiniere e Cerciello erano
in servizio entrambi disarmati la notte del 26 luglio scorso,
quando si sono presentati all'appuntamento con gli americani
Natale Hjort e Finnegan Lee Elder, in carcere con l'accusa di
aver ucciso il vicebrigadiere. Secondo la procura militare
questa condotta potrebbe configurare il reato di "violata
consegna".
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