(ANSA) - ROMA, 18 MAR -"Se alcuni temi sono cruciali per il
Pianeta e per la coesione sociale, devono entrare anche nelle
agende di chi gestisce grandi imprese azionarie", "ce lo
chiedono anche i tanti giovani scesi in piazza lo scorso 15
marzo". E' quanto afferma il presidente vicario Consob, Anna
Genovese al convegno sulla corporate governance. "Queste sono le
istanze che vengono dall'epocale cambio di prospettiva riguardo
ciò che, nel XXI secolo, la società civile si aspetta dalle
grandi imprese azionarie". "Ciascuno nel proprio ruolo non può
non essere all'altezza di queste attese".Nel 2017 secondo il
Fmi, spiega Genovese "tra le prime 100 entità economiche a
livello mondiale si annoverano ben 65 multinazionali e solo 35
Stati sovrani"."Se questi sono i numeri, e se si accetta che le
fondamentali questioni da affrontare riguardino 'come' , 'per
chi' e 'secondo quale modello' tali imprese creano valore,
allora è anche da riconsiderare il paradigma intorno al quale si
sono considerati, sin qui, i presidi di corporate governance.
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