(ANSA) - ROMA, 5 MAR - Immaginate Salvatore Esposito, il
Genny Savastano di Gomorra, nei panni di Giorgio, un giornalista
mite, con tanto di occhiali, timidezza e passione per gli
origami ed entrerete di fatto nella storia noir de 'L'eroe',
opera prima di Cristiano Anania in sala dal 21 marzo con
Mescalito Film.
La storia del film segue, attraverso molti stereotipi, la
vita di questo giornalista trentenne ambizioso, anche se non si
vede che a un certo punto viene licenziato dal direttore (Paolo
Sassanelli) de 'Il corriere del centro' dove lavora e mandato in
provincia. Nel paese in cui si ritrova Giorgio c'è ben poco da
fare, tranne mettere in piedi un'amicizia con una giovane
laureanda (Marta Gastini) e con Francesco (Vincenzo Nemolato),
lo scemo del villaggio. Quando poi Giorgio comincia a trovare la
sua dimensione lavorativa, viene di colpo licenziato dal
direttore. A salvarlo sarà un tragico quanto provvidenziale
fatto di cronaca: il rapimento di Carlo, nipote della più
importante imprenditrice locale (Cristina Donadio).
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